Le celebrazioni e i riti pasquali in Puglia

Se stai cercando una meta autentica e suggestiva per vivere la Pasqua, la Puglia è senza dubbio una delle migliori destinazioni da prendere in considerazione. Questa meravigliosa regione del sud Italia offre un’esperienza intensa e profonda, capace di unire spiritualità, tradizione e folclore in un mix unico che emoziona ogni visitatore.

Durante la Settimana Santa, l’intero territorio pugliese – dal Gargano fino al cuore del Salento – si anima con riti religiosi secolari, processioni spettacolari, rappresentazioni della Passione e tradizioni popolari che coinvolgono intere comunità. Per chi viaggia, è il momento ideale per scoprire la Puglia in una veste diversa dal solito mare estivo: piazze illuminate dalle fiaccole, marce funebri, silenzi carichi di emozione e borghi che sembrano tornare indietro nel tempo.

Organizzare un itinerario pasquale in Puglia significa combinare riti antichi, visite ai borghi storici e assaggi della cucina tipica. In pochi giorni puoi spostarti tra mare e collina, scegliere alcune processioni particolarmente suggestive e usare le giornate libere per esplorare località come Alberobello, Gallipoli, Taranto o i piccoli centri del Gargano.

Riti di Pasqua in Puglia: viaggio tra fede e bellezza

I riti della Settimana Santa in Puglia sono diffusi in tantissimi paesi, ma alcuni centri si distinguono per la forza delle loro tradizioni e per l’atmosfera che riescono a creare. Di seguito trovi alcune tappe da considerare per costruire il tuo itinerario pasquale, con informazioni utili su cosa aspettarti e quando avvengono le principali celebrazioni.


Alberobello: la Passione Vivente tra i trulli

Nel cuore della Valle d’Itria, Alberobello, celebre in tutto il mondo per i suoi trulli Patrimonio UNESCO, durante la Settimana Santa si trasforma in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto. La sera del Venerdì Santo, solitamente intorno alle ore serali, oltre 200 figuranti in abiti d’epoca mettono in scena una straordinaria rappresentazione della Passione di Cristo, che si snoda tra le vie del centro storico e i coni bianchi dei trulli illuminati.

La “Passione Vivente” attraversa luoghi simbolici del paese, con scene che raccontano gli episodi principali del Vangelo: l’ingresso a Gerusalemme, l’Ultima Cena, il processo, la salita al Calvario e la Crocifissione. L’atmosfera è concentrata e raccolta, con luci basse, fiaccole, silenzi e marce eseguite dalle bande locali. È uno degli appuntamenti più suggestivi per chi desidera coniugare spiritualità e bellezza scenografica.

Se vuoi seguire la rappresentazione, è consigliabile arrivare ad Alberobello nel pomeriggio, visitare con calma i rioni Monti e Aia Piccola e fermarti in paese fino alla fine della serata. I parcheggi vicino al centro possono riempirsi velocemente: meglio prevedere qualche minuto a piedi. Per organizzare al meglio la visita, può esserti utile anche la guida completa di Alberobello e dei suoi trulli.


Gallipoli: la notte (e l’alba) della Desolata

Nella splendida Gallipoli, affacciata sul mare Ionio, i riti pasquali durano diversi giorni e coinvolgono l’intera città. Il momento più intenso è la Processione di Maria Desolata, che si svolge nelle prime ore del Sabato Santo. Dal centro storico, ancora avvolto nel buio, parte la statua ottocentesca della Vergine in lutto, opera in cartapesta di grande pregio, accompagnata dal Cristo Morto, dai confratelli incappucciati e da struggenti marce funebri.

La processione inizia quando la maggior parte della città dorme ancora e attraversa le vie del borgo antico e della città nuova, illuminata quasi solo dalle fiaccole e dai ceri dei fedeli. Il momento del “confronto” tra la Desolata e il Cristo Morto, spesso sullo sfondo del mare, è uno degli istanti più emozionanti dell’intera Settimana Santa salentina.

Per assistere alla processione conviene alloggiare a Gallipoli o nelle immediate vicinanze, così da potersi spostare a piedi nel cuore della notte senza usare l’auto. Il centro storico è raccolto ma molto frequentato durante questi giorni: prevedi un po’ di tempo per muoverti tra le stradine e trovare un punto tranquillo in cui fermarti ad osservare il corteo.


Taranto: Perdoni, Addolorata e Processione dei Misteri

Taranto è una delle città simbolo della Pasqua in Puglia. Qui la Settimana Santa è scandita da riti antichissimi che coinvolgono le confraternite locali. Il Giovedì Santo è il giorno dei “Perdoni”: coppie di confratelli dell’Arciconfraternita del Carmine, vestiti di bianco, con mozzetta color crema e cappuccio calato sul volto, che escono dalla chiesa del Carmine nel pomeriggio e, a passo lentissimo, visitano i “sepolcri” allestiti nelle chiese della città, scalzi e in raccoglimento.

Nella notte tra Giovedì e Venerdì Santo ha luogo la Processione dell’Addolorata dalla chiesa di San Domenico, che attraversa la Città Vecchia creando un’atmosfera sospesa, accompagnata dal suono della troccola e dalle marce funebri. Il Venerdì Santo è la volta della Processione dei Misteri, curata dall’Arciconfraternita del Carmine: un lunghissimo corteo che può durare anche 14–15 ore, con le statue che rappresentano i momenti della Passione di Cristo.

Se desideri vivere appieno i riti tarantini, considera almeno una giornata intera in città. Il centro storico è facilmente visitabile a piedi, ma durante le processioni alcune strade vengono chiuse al traffico: è consigliabile lasciare l’auto in anticipo e muoversi a piedi seguendo uno dei tanti punti panoramici lungo il percorso.


San Marco in Lamis: la suggestione delle “fracchie”

Nel cuore del Gargano, il piccolo centro di San Marco in Lamis ospita uno dei riti più spettacolari del Venerdì Santo: le celebri “fracchie”. Si tratta di enormi torce infuocate, realizzate con tronchi cavi riempiti di legna, che vengono accese e trainate lungo le vie del paese per illuminare il cammino della Processione della Madonna Addolorata. Il contrasto tra il fuoco vivo, la notte e il silenzio rotto solo dai canti crea un’atmosfera davvero unica.

Le fracchie sono considerate una tradizione di grande valore identitario per la comunità locale e, negli ultimi anni, sono state spesso al centro di iniziative di valorizzazione culturale. Se vuoi assistere al rito, ti conviene arrivare con largo anticipo nel pomeriggio del Venerdì Santo: il paese è piccolo e la viabilità può rallentare nei momenti di maggiore afflusso. Vestiti comodo e tieni conto che, stando vicino al percorso delle fracchie, potresti avvertire fortemente il calore delle fiamme e la presenza di fumo.


Molfetta: tra Sacra Rappresentazione e processioni

A Molfetta, cittadina affacciata sull’Adriatico, i riti della Settimana Santa uniscono fede e teatralità. Nei giorni che precedono la Pasqua, in particolare il Martedì Santo, va in scena una Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo nel centro storico, con attori e figuranti che ricreano gli episodi evangelici tra vicoli e piazzette illuminate.

Il Giovedì Santo la tradizione è quella di visitare i “sepolcri”, ovvero gli altari della reposizione allestiti nelle chiese, mentre tra la notte di Giovedì e la mattina del Venerdì Santo si svolgono le processioni dei Misteri, accompagnate da bande che eseguono marce funebri molto sentite dalla popolazione. Per chi arriva da fuori, la combinazione tra processioni, centro storico sul mare e cucina locale rende Molfetta una tappa interessante da inserire in un itinerario pasquale lungo la costa barese.


Galatina e la tradizione della “Quaremma”

Nel cuore del Salento, Galatina custodisce una delle tradizioni popolari più curiose e simboliche legate alla Quaresima: la “Quaremma” (o “Quaremma vecchia”). Si tratta di un fantoccio femminile anziano, vestito di nero, appeso tra i vicoli o sui balconi, con in mano un’arancia sulla quale sono infilzati sette taralli o sette penne, una per ogni settimana che precede la Pasqua.

Ogni settimana viene rimossa una penna (o un tarallo), a scandire il passare dei giorni di penitenza, fino al giorno di Pasqua, quando la Quaremma viene tolta o bruciata in un falò. Questo rito, che unisce elementi cristiani e antiche simbologie popolari, rappresenta la fine della Quaresima e la rinascita portata dalla Resurrezione. Se ti trovi nel Salento nel periodo quaresimale, tieni gli occhi aperti: potresti scorgere queste figure affacciate sui vicoli del centro storico.


Come organizzare un viaggio di Pasqua in Puglia

La Settimana Santa è un periodo molto richiesto per visitare la Puglia, ma con qualche accorgimento puoi costruire un itinerario equilibrato, che alterna momenti di forte coinvolgimento emotivo a giornate più leggere tra borghi e natura.

Quanti giorni servono e quando arrivare

Per seguire almeno alcuni dei riti più significativi, l’ideale è prevedere 3–5 giorni in Puglia, con arrivo tra il Giovedì Santo e il se vuoi concentrarti sulle processioni principali (Taranto, Gallipoli, San Marco in Lamis), oppure qualche giorno prima se desideri vivere anche gli appuntamenti di inizio settimana, come le sacre rappresentazioni teatrali o le prime processioni dell’Addolorata.

Come spostarsi tra le varie località

Per un itinerario che tocchi più paesi in pochi giorni, l’auto resta la soluzione più pratica: molte processioni si tengono in orari serali o notturni e non sempre i collegamenti pubblici sono comodi. In alternativa puoi scegliere una base (per esempio la Valle d’Itria o il Salento) e muoverti soprattutto nei dintorni, riducendo gli spostamenti più lunghi.

Se arrivi in treno o in aereo (Bari o Brindisi), valuta il noleggio di un’auto per avere maggiore flessibilità con gli orari. Alcune processioni, come quella dei Perdoni a Taranto o della Desolata a Gallipoli, richiedono di essere sul posto in orari precisi e di muoversi a piedi all’interno del centro storico.

Clima, abbigliamento e orari

A Pasqua il clima in Puglia è in genere mite di giorno, ma le serate e le notti possono essere ancora fresche, soprattutto nelle zone collinari e sul Gargano. Porta con te una giacca leggera, qualcosa di più caldo per le processioni notturne e scarpe comode, perché spesso si sta in piedi per ore o si cammina lentamente seguendo i cortei.

Gli orari delle celebrazioni cambiano ogni anno in base al calendario e all’organizzazione locale, quindi è sempre utile verificare il programma aggiornato sui siti dei comuni, delle pro loco o delle confraternite qualche settimana prima della partenza. In questo modo puoi decidere dove trascorrere le singole giornate e prenotare con calma alloggi e spostamenti.


Dove dormire in Puglia a Pasqua

Durante la Settimana Santa è consigliabile prenotare con anticipo, soprattutto se vuoi dormire nei centri più famosi o direttamente nei borghi storici. Puoi scegliere una base fissa (per esempio Alberobello o Gallipoli) e da lì spostarti verso gli altri paesi, oppure prevedere più tappe, dormendo ogni notte in una località diversa in base alla processione che vuoi seguire.

Dormire ad Alberobello tra trulli e borghi bianchi

Alberobello è una scelta perfetta se vuoi unire la partecipazione alla Passione Vivente con la scoperta della Valle d’Itria. Qui puoi dormire in un trullo, in piccoli alberghi diffusi o in B&B ricavati in antiche case in pietra. Prenotando con un po’ di anticipo, soprattutto per il weekend di Pasqua, puoi trovare strutture con parcheggio e posizione comoda per raggiungere a piedi il centro storico e i luoghi della rappresentazione.

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Dormire a Gallipoli per vivere i riti sul mare

Se il tuo obiettivo principale è seguire le processioni del Venerdì Santo e della Desolata, Gallipoli è una base strategica: puoi scegliere di dormire nel centro storico, per essere a due passi dai riti e dalle chiese coinvolte, oppure nella parte nuova della città, magari vicino al lungomare, spostandoti poi a piedi verso il borgo antico. In questo periodo l’offerta varia da B&B familiare a hotel con vista mare, fino ad appartamenti turistici.

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In alternativa puoi valutare di dormire in altre località del Salento, come Otranto o Lecce, e raggiungere Gallipoli in auto solo per le principali processioni, costruendo così un itinerario che unisce riti religiosi, visite ai centri storici e qualche passeggiata sul mare.


Perché scegliere la Puglia a Pasqua

La Pasqua in Puglia non è solo un momento di devozione religiosa, ma anche un’occasione per scoprire la cultura più autentica della regione: tra gastronomia locale (come le scarcelle, le focacce e i piatti della tradizione contadina), borghi storici, eventi suggestivi e paesaggi che iniziano a tingersi di primavera, ogni angolo della Puglia offre qualcosa di unico. Se ti incuriosiscono in particolare usanze, dolci tipici e simboli pasquali, puoi approfondire nel nostro articolo dedicato ai riti religiosi e alle tradizioni di Pasqua in Puglia.

Che tu sia credente o semplicemente interessato alle tradizioni popolari, vivere la Settimana Santa in Puglia significa immergersi in un viaggio emozionante tra fede, arte e storia. Ogni città ha il suo rito, il suo modo di raccontare la Passione e la Resurrezione, e spesso basta spostarsi di pochi chilometri per trovare un’atmosfera completamente diversa, ma sempre profondamente coinvolgente.

Hai già deciso quali di questi luoghi inserire nel tuo itinerario pasquale? Racconta la tua esperienza o scrivimi nei commenti quali processioni ti incuriosiscono di più: sarà un ottimo punto di partenza per costruire il tuo prossimo viaggio in Puglia.

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Foto di 03E01 da Wikimedia Commons

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